Human Factory srl racconta il progetto sulle nuove skills

Abbiamo intervistato Marcello Zulli, Amministratore di Human Factory srl, l’ente attuatore che ha vinto il Premio Chirone 2024 per la categoria Attività Professionali. Il Premio Chirone, giunto alla sua seconda edizione, rappresenta il riconoscimento alla qualità formativa assegnato da Fondoprofessioni. Zulli ha descritto l’attività di Human Factory e le caratteristiche del piano formativo individuato come vincitore da parte di una Commissione di esperti incaricata dal Fondo.

Dott. Zulli, ci racconti la realtà di Human Factory srl. 

La Human Factory Srl è un Ente di formazione ed agenzia per il lavoro accreditata alla Regione Abruzzo e, novità di quest’anno, anche alla Regione Marche. La nostra realtà nasce a Lanciano in provincia di Chieti, dove abbiamo la nostra sede principale e le nostre aule didattiche accreditate. Quest’anno festeggiamo i 12 anni di attività nel campo della formazione professionale e ormai possiamo dire di essere diventati una realtà consolidata e ben riconosciuta nel nostro territorio. Ci occupiamo di formazione a 360 gradi, partendo da quella finanziata attraverso i fondi interprofessionali, come Fondoprofessioni ovviamente, ed altri bandi o Avvisi, fino alla sicurezza sul lavoro o a progetti di alta formazione, passando per la gestione delle politiche attive ed a tutto il nostro catalogo corsi offerto nei canali B2C.

Di cosa tratta il piano formativo che ha vinto il Premio Chirone 2024, categoria Attività professionali? 

Il piano formativo “Nuove skills per lo Studio Zulli” è un progetto che abbiamo presentato per lo Studio Zulli del Dott. Fausto Zulli, che tra le altre cose è mio padre, motivo in più che ci rende orgogliosi di aver vinto questo prestigioso premio. Lo Studio Zulli è uno Studio professionale che opera nel campo della consulenza del lavoro dal 1955, e per il quale abbiamo presentato un progetto formativo di innovazione delle competenze professionali a valere sull’Avviso 07/23 di Fondoprofessioni.

Come è stata realizzata l’analisi dei fabbisogni dello studio in formazione?

Come in ogni progetto formativo siamo partiti dall’attività che è un po’ alla base di tutto l’iter, ovvero quella dell’analisi dei fabbisogni all’interno del contesto aziendale (o in questo caso dello Studio professionale, che a tutti gli effetti ormai può essere equiparato ad un’azienda, per la gestione dei processi che portano all’erogazione del servizio finale di elaborazione payroll e consulenza nell’ambito dell’amministrazione del personale).

L’analisi dei fabbisogni è stata svolta intervistando i collaboratori e il titolare dello Studio, e affiancando gli stessi durante la loro routine lavorativa per conoscere i processi che si innescano all’interno di uno Studio che segue circa 150 aziende clienti, le attività svolte e le criticità che i lavoratori incontrano. Da diverse riunioni e momenti di analisi e affiancamento è emerso che all’interno dello Studio vi era una necessità di aggiornamento in ambito normativo/giuslavoristico, che andava di pari passo con il bisogno di aggiornare le skills di alcuni collaboratori nell’utilizzo di applicativi di elaborazione paghe. L’operatività incessante di uno Studio che deve rispettare puntuali scadenze mette a dura prova la possibilità di trovare tempo e spazio per aggiornare con approccio “scientifico” le proprie conoscenze, fondamentali in un contesto in cui l’evoluzione normativa e l’emanazione di nuove leggi e decreti, che regolano il rapporto di lavoro, è all’ordine del giorno.

Il piano formativo è stato progettato e realizzato utilizzando l’Atlante del Lavoro per definire gli esiti della formazione. Come è andata? 

Una volta raccolti i dati legati ai fabbisogni formativi ed alle necessità di aggiornamento delle competenze all’interno dello Studio siamo subito andati a cercare riscontro all’interno dell’Atlante del Lavoro, per individuare quali fossero le conoscenze e le abilità appartenenti ai profili professionali esistenti e riconosciuti in quel particolare settore, sulle quali fare leva per dare vita alla progettazione del piano. Qui c’è stato un grande lavoro del nostro reparto di progettazione e della nostra project Manager Amalia che hanno saputo utilizzare l’Atlante come linea guida per tracciare il percorso formativo e trasformarlo in un progetto completamente calzato sulla realtà del nostro cliente. La customizzazione e la capacità di “vestire l’abito su misura”, riuscendo ad ottenere riscontro anche formale sull’Atlante del Lavoro, è stato uno degli elementi chiave per la riuscita ottimale del progetto.

Dopo la formazione quali cambiamenti sono stati osservati nello studio beneficiario? 

Sia durante i percorsi formativi (siamo riusciti ad includere due diversi corsi di formazione all’interno di questo unico grande progetto, erogando ben 90 ore di formazione), sia al termine dello stesso, abbiamo analizzato lo stato di avanzamento del processo di acquisizione di nuove competenze legate alle conoscenze normative,  che dovevano essere aggiornate, e alle capacità tecniche nell’utilizzo di software e applicativi evoluti.

L’analisi includeva continue interviste per raccogliere i feedback dei partecipanti, oltre alla somministrazione di test, intermedi e finali al termine di ogni modulo, composti da rilevazioni a risposta multipla ed esercitazioni pratiche, finalizzate alla verifica dell’apprendimento. I feedback ricevuti, sia in termini di avanzamento del progetto e di competenze acquisite o aggiornate, sia in termini di gradimento, sono stati da subito nettamente positivi. Non abbiamo raccolto pareri negativi o riscontrato grandi criticità, nonostante la sfida più grande fosse quella di riuscire a ricavare spazio e tempo in un’attività professionale che spesso non riesce a fermarsi, presa dalle scadenze e dalle emergenze, per dedicarsi alla formazione e all’apprendimento. In questo ambito devo dire che siamo stati bravi nella presentazione e condivisione del progetto con tutti i componenti dello Studio, e nella fase di pianificazione con la quale abbiamo messo in piedi una programmazione puntuale di appuntamenti settimanali fissi per dedicarsi alla formazione.

Allo stato attuale, i componenti dello Studio hanno completato l’aggiornamento, allineandosi alle ultimissime disposizioni. Inoltre ora quasi tutti i collaboratori dello Studio sono in grado di operare sui diversi gestionali ed applicativi che nel frattempo erano stati inseriti per stare al passo con l’innovazione tecnologica che accompagna anche le attività professionali, e con le esigenze dei clienti che si spostano sempre di più verso un processo di outsourcing della gestione del personale aziendale.

Quali sono i vostri prossimi progetti? 

Per quanto riguarda i progetti futuri, ci accingiamo a concludere altri due piani mono-aziendali su Fondoprofessioni, molto importanti, che stiamo gestendo per due aziende clienti, una operante nel campo dei servizi ed una nel comparto dei trasporti. A breve ci orienteremo anche sui Training voucher e sull’Avviso 04/25 per i progetti one to one, entrambi strumenti utilissimi messi a disposizione dal Fondo che ci consentiranno di intervenire sul know-how di diversi clienti e in particolare degli Studi professionali che seguiamo. Fondoprofessioni rimarrà sicuramente un punto di riferimento ed una grande opportunità di crescita e di business per noi anche per la programmazione delle attività per i prossimi anni.