Training del personale all’interno delle attività professionali e ruolo delle Parti sociali nella promozione della formazione, di questi temi abbiamo parlato con Carmen Colangelo. Avvocata, componente del Consiglio di Amministrazione di Fondoprofessioni, recentemente Colangelo è stata nominata delegata alla formazione e all’università di Confprofessioni.
Avv. Colangelo, quale valore assume la formazione continua del personale all’interno degli studi professionali?
La formazione continua assume un valore determinante, per gli studi professionali, soprattutto in considerazione della continua evoluzione delle libere professioni. Ciò, naturalmente, oltre a rappresentare un’enorme risorsa per gli studi professionali in termini di efficienza e di crescita economica, rappresenta un grande vantaggio per i dipendenti, che vedono migliorata la qualità del lavoro attraverso la semplificazione e la velocizzazione dei processi. Inoltre, l’acquisizione di nuove competenze tecnico-professionali e socio-relazionali garantisce ai dipendenti una maggiore occupabilità e una sempre maggiore competitività nel mercato del lavoro.
Guardando nello specifico alle professioni di area legale quali cambiamenti stanno impattando sulle competenze richieste al personale?
In un momento di accelerazione del cambiamento i professionisti devono essere versatili e capaci di anticipare le esigenze del mercato. In modo specifico, l’area legale, si trova a dover fare i conti con la new economy – legata all’applicazione delle più avanzate tecnologie e ai temi della sostenibilità – e con le numerose riforme legislative. Le conoscenze tradizionali e la formazione istituzionale non bastano più. Occorre un continuo aggiornamento per rispondere a questi rapidi cambiamenti. L’uso massivo e capillare di internet, il processo telematico, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, richiedono che vi sia l’acquisizione di nuove competenze tecniche unitamente, altresì, all’apprendimento delle ultime novità legislative, comunitarie ed internazionali, all’adeguamento agli eventi congiunturali politici e socio-economici, ai cambiamenti generazionali e alla internazionalizzazione del mercato.
Quale ruolo possono avere le Parti sociali nello sviluppo della formazione continua, in linea con le esigenze che provengono dal mercato del lavoro e dal mondo dei servizi professionali?
Le Parti sociali nel loro ruolo di rappresentanza e con la gestione dei Fondi interprofessionali, meglio di chiunque altro, sono in grado di trovare e di garantire risposte concrete alle esigenze di settore aventi peculiarità specifiche, anche attraverso la presentazione alle Istituzioni di proposte di miglioramento e di intervento per lo sviluppo della formazione continua. Le Parti sociali, infatti, svolgono non solo un’attività di anticipazione dei fabbisogni ma anche quella di promozione di sinergie tra il mondo della formazione e il mondo del lavoro. Tutto ciò, al fine di far sì che la formazione venga percepita come valore e non come obbligo. L’aggiornamento delle competenze infatti rappresenta un vero e proprio investimento strategico, sia per i datori di lavoro che per i lavoratori, al passo con i rapidi cambiamenti del mercato e delle nuove esigenze professionali.
Nel 2024 Fondoprofessioni ha assegnato circa 8,8 milioni di euro di contributi, approvando 5.400 piani formativi. Un commento a questi dati e cosa si aspetta per il 2025.
Fondoprofessioni sta rafforzando sempre di più le sue linee di intervento, cercando di rispondere in maniera costante e precisa a quelle che sono le esigenze formative all’interno degli studi professionali e delle aziende. Ciò, attraverso una differenziazione e una programmazione dell’offerta formativa, mediante la pubblicazione di Avvisi monoaziendali, pluriaziendali, personalizzati e individuali. Per il 2025, il Fondo seguirà questo trend di crescita, migliorandolo e facendo ancora di più. Per l’anno in corso, il Consiglio di Amministrazione del Fondo, nella riunione di dicembre 2024 e di gennaio 2025, ha già provveduto all’approvazione di nuovi bandi e allo stanziamento di altre risorse. Naturalmente, durante tutto l’arco del 2025 continuerà a svilupparsi il piano programmatico adottato da Fondoprofessioni per lo stanziamento di nuovi finanziamenti. Tale piano, comunque, resterà sempre suscettibile di eventuali incrementi in corso d’opera.