L’esperienza di Pcm Formazione con Fondoprofessioni

Fondoprofessioni ha intervistato Gianandrea Conterno, direttore dell’agenzia formativa torinese PCM Formazione. Dal 2013 PCM Formazione è accreditata presso Fondoprofessioni come Ente attuatore, pertanto ha progettato, presentato, gestito e rendicontato piani formativi su diverse tipologie di Avvisi pubblicati.

Con Conterno abbiamo, quindi, parlato di esperienze di formazione finanziata da Fondoprofessioni, target coinvolti, tematiche sviluppate, metodologie erogative, buone pratiche e tendenze osservate. Procediamo con ordine.

Conterno, quali tipologie di piani formativi avete realizzato con Fondoprofessioni?

I piani che abbiamo realizzato con i finanziamenti di Fondoprofessioni hanno spaziato dalla formazione degli studi professionali, in particolare studi di ingegneria e architettura, di avvocati, notarili e commercialisti, ad aziende piccole, medie e, qualche volta, anche grandi. Abbiamo realizzato sia piani formativi aziendali che pluriaziendali.

Le realtà che abbiamo formato sono state, nella maggior parte, micro e piccole imprese, le quali devono riorganizzare i cicli produttivi quando “mandano in formazione” i propri lavoratori.

La formazione è stata molto varia e ha tenuto conto delle esigenze delle aziende e dei settori specifici. In particolare, per molte aziende e studi professionali si è attuata una formazione innovativa e specialistica sulle cosiddette hard skills, con l’implementazione di nuovi software gestionali sempre più evoluti, oppure una formazione sulle tecniche produttive per le aziende manifatturiere, o sulle metodologie di organizzazione ed erogazione del servizio, nel caso del terziario.

Si sono sviluppati spesso nuovi sistemi di marketing, che non è più solo il web marketing, ma la sua evoluzione che si esprime attraverso la brand reputation, la brand identity, la customer centricity e il customer journey, sempre più importanti per le imprese di qualunque settore e tipologia, per le quali ormai è fondamentale utilizzare anche gli strumenti digitali per raggiungere i clienti e offrire esperienze di acquisto accattivanti.

Le soft skills sono state altrettanto richieste, in quanto sia il contesto di impresa che lo studio sono diventati sistemi sociali e relazionali sempre più evoluti e complessi in cui – al pari delle competenze professionali – la gestione del tempo, delle relazioni, della comunicazione, del cambiamento e della motivazione sono diventate fondamentali.

Ampio spazio abbiamo dato, specie negli ultimi due anni, ai temi della Green Transition e della Digital Transition, ambiti in cui sta diventando sempre più pressante la richiesta di aggiornamento da parte di imprese e studi professionali, che in queste due transizioni vedono veri e propri strumenti di vantaggio competitivo, oltre che di adeguamento a standard e norme nazionali e internazionali.

Può raccontarci una esperienza di formazione particolarmente interessante ed efficace?

Considero importante il contributo fornito per la nostra attività sul Fondo, come agenzia formativa, dal Piano prot.  011-0421-S1/1, sviluppatosi sull’avviso 04/2021. Dal punto di vista della pura gestione, il progetto è stato uno dei primi ad essere stato svolto con modalità di formazione a distanza sincrona: è stato quindi un test pratico delle potenzialità della FAD applicata a progetti pluriaziendali. L’esperienza maturata con questo piano è stata un benchmark importante per la strutturazione di progetti successivi.

Dal punto di vista della formazione pratica, invece, il progetto ha sviluppato un’articolazione e un coinvolgimento particolarmente proattivo delle aziende beneficiarie, con le quali abbiamo lavorato spalla a spalla per strutturare una modularità della docenza che sapesse coniugare i temi della formazione, di per sé molto specifici e tecnici come Building Information Processing e Autodesk Revit®, con una modalità pratica snella e mirata che sapesse conciliarsi al meglio con le succitate tematiche.

In quest’ottica, i moduli di lezione sono pertanto stati ridotti a poche ore per volta e il personale docente coinvolto, anagraficamente giovane ma tecnicamente molto preparato, ha saputo mantenere alto il livello di attenzione dei discenti. Il riscontro è stato unanimemente e ampiamente positivo; le realtà coinvolte hanno manifestato la volontà di proseguire la formazione, dimostrando di aver valutato positivamente l’esperienza del Piano in esame e di aver compreso l’importanza del processo di formazione continua e dell’ottica del lifelong learning.

Parlando di prospettive future, quali tendenze osserva nella formazione continua?

La formazione continua in una società complessa e sempre più veloce nelle sue mutazioni è imprescindibile per mantenere elevati standard lavorativi e produttivi. Le imprese sono ormai consapevoli che più sono elevate e attualizzate le competenze dei propri dipendenti più si può competere in modo vincente in un mercato altamente concorrenziale come quello di oggi.

Ci sono diverse tendenze che potrebbero influenzare la formazione continua nel prossimo futuro. Sempre più imprese e persone cercano formazione personalizzata che sia adattata alle loro esigenze specifiche, al loro livello di esperienza e ai loro obiettivi competitivi.

L’uso di tecnologie innovative come la realtà virtuale e aumentata, la gamification e l’intelligenza artificiale sta diventando sempre più comune nella formazione continua. Queste tecnologie possono aiutare a rendere la formazione più coinvolgente e interattiva.

I corsi online hanno visto un aumento enorme di popolarità negli ultimi anni, consentendo ai dipendenti di accedere alla formazione da qualsiasi parte del mondo e di seguire il corso a un ritmo che più si adatta alle loro esigenze. Invece, l’utilizzo della formazione on the job permette di formarsi operando dentro il contesto di lavoro, elemento che evita la “scolarizzazione” della formazione e permette agli allievi di utilizzare immediatamente quanto appreso.

Inoltre, le certificazioni stanno diventando sempre più importanti per dimostrare le competenze e le conoscenze acquisite.